Garanzia europea per l’infanzia

https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/infanzia-e-adolescenza/focus-on/Garanzia-europea-per-l-infanzia/Pagine/default.aspx

 Si rimanda a questo sito la consultazione dei documenti europei e del Piano di Attuazione Nazionale della Garanzia Infanzia in Italia (PANGI).

Al XXII convegno di Pesaro del GNNI nella sessione del 2 ottobre la Senatrice Anna Serafini ha presentato il percorso per l’adozione della Garanzia europea per l’infanzia in particolare per quanto riguarda IL PANGI che rappresenta gli impegni dell’Italia per il superamento della povertà minorile e la prevenzione del disagio.

-La Raccomandazione del Consiglio europeo del 14 giugno 2021 è un atto fondamentale che istituisce unaGaranzia europea per l’infanzia, al fine di prevenire e combattere l’esclusione sociale, garantendo ai bambini e agli adolescenti a rischio di povertà o di esclusione sociale l’accesso effettivo a un’alimentazione sana e a un alloggio adeguato, l’accesso effettivo e gratuito all’educazione e cura della prima infanzia, all’istruzione (comprese le attività scolastiche), a un pasto sano per ogni giorno di scuola e all’assistenza sanitaria, con particolare attenzione anche alla dimensione di genere e a forme di svantaggio specifiche – quali i minori senza fissa dimora o in situazioni di grave deprivazione abitativa, i minori con disabilità, i minori provenienti da un contesto migratorio, i minori appartenenti a minoranze etniche (in particolare Rom), i minori che si trovano in strutture di assistenza (in particolare istituzionale) alternativa; i minori in situazioni familiari precarie.

Per esemplificare la strategica importanza della Raccomandazione in relazione alla istituzione del Sistema integrato zerosei (Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e successivi documenti di indirizzo) si riportano due passaggi significativi:

Punto 10.Nel novembre 2017 il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione hanno proclamato il pilastro europeo dei diritti sociali, che stabilisce 20 principi per sostenere il buon funzionamento e l’equità dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale. Il principio 11 prevede il diritto dei minori a un’educazione e cura della prima infanzia a costi sostenibili e di buona qualità, alla protezione dalla povertà e a misure specifiche tese a promuovere le pari opportunità dei minori provenienti da contesti svantaggiati.

Punto20.La parità di accesso a un’educazione e cura della prima infanzia e a un’istruzione inclusive e di qualità è fondamentale per interrompere la trasmissione dell’esclusione sociale e garantire pari opportunità ai minori che si trovano in una situazione svantaggiata.

La Raccomandazione prevede che gli Stati Membri, in cui il tasso di povertà minorile è al di sopra della media europea, possano utilizzare il Fondo sociale europeo Plus, nella misura di almeno il 5% dell’allocazione totale, in interventi specifici per il contrasto alla povertà infantile, secondo le linee prioritarie citate. Concorrono alla realizzazione della Child Guaranteeanche le risorse del FESR (Fondo Europeo di sviluppo regionale) e delNext Generation EU, in ossequio al principio di sussidiarietà e proporzionalità. 

Piano di Attuazione Nazionale della Garanzia Infanzia(PANGI), attua la Raccomandazione del 14 giugno 2021, esso ha raggiunto la sua versione definitiva nel settembre 2022 dopo essere stato sottoposto alla Commissione Europea. Tale documento di programmazione ha un respiro di lungo periodo poiché si proietta fino al 2030, è stato redatto in seno al Gruppo di lavoro “Politiche ed interventi sociali in favore dei minorenni in attuazione della Child Guarantee”, istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,presieduto dalla Coordinatrice nazionale Anna Maria Serafini,ed è stato concordato con l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza. Due sono le questioni fondamentali: la prima riguarda come coniugare l’universalità dei diritti dei soggetti minorenni con l’azione specifica rivolta ad alcuni di essi; la seconda attiene a come la riorganizzazione dei diversi sistemi, a partire da quello amministrativo, sociale, sanitario scolastico, possa migliorare la Governance a tutti i livelli e promuovere l’intersettorialità e l’interprofessionalità.

Il percorso di elaborazione del Piano è stato caratterizzato dal coinvolgimento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Dipartimento per le Politiche per la Famiglia, il Ministero dell’Istruzione, il Ministero della Salute, dei Comuni, delle Regioni, degli stakeholders e la partecipazione attiva delle ragazze e dei ragazzi rappresentativi dei destinatari degli interventi, attraverso lo Youth Advisory Board (YAB).

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